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Alberto Martini, Autoritratto. 1911 |

Alberto Martini nasce a Oderzo (Treviso) il 24 novembre 1876. Fin da bambino, dimostra una notevole predilezione per la grafica, anche se si cimenta con moltissime tecniche, dalla pittura ad olio alla matita grassa, dal pastello su carta alla litografia. Fin dalle prime esperienze, Martini dichiara il suo stile grottesco e fantasioso, ispirato ai grandi incisori tedeschi del Cinquecento, in particolare Albrecht Dürer. Nel corso degli anni realizza moltissimi disegni, spesso raggruppati in cicli tematici, come "La Danza macabra". Martini viene quasi sempre ricordato per le illustrazioni dei grandi classici, a partire dal "Morgante Maggiore" di Luigi Pucci per giungere al poema di Alessandro Tassoni "La secchia rapita", passandro per i racconti di Edgar Allan Poe. Nel primo decennio del Novecento, si appassiona al teatro e realizza una serie di opere ispirate ai testi teatrali più famosi, in particolare Macbeth e Amleto di Shakespeare. Nel 1912 realizza una serie di opere a pastello che hanno in comune il tema della donna-farfalla.
A partire dalla fine degli anni Venti, la critica italiana ha mantenuto un atteggiamento indifferente (quando non apertamente ostile) nei confronti dell'opera dell'artista, di cui non viene compresa e apprezzata l'originalità e l'autonomia creativa. Il suo non appartenere a un genere o un movimento ben definito è stata forse la causa del suo eclissarsi dalla memoria collettiva. Egli stesso dichiara nella sua autobiografia "Vita d'artista" (1939-1940) di non ammettere etichette, prefendo mantenere la sua libertà espressiva:
"Volta a volta sono simbolico, romantico, macabro.
Fui e sono a volte verista, a volte surrealista, come tutti i veri artisti del passato".
Fui e sono a volte verista, a volte surrealista, come tutti i veri artisti del passato".
Un artista oggi dimenticato che, alla luce dei lavori originali e particolarissimi che ci ha trasmesso, merita di essere rivalutato e conosciuto.
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Alberto Martini, Farfalla crepuscolare. 1912-1913 |
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Alberto Martini, Donna farfalla civetta, 1907 |